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Darius Salamander Modeon.
Vespa di Mare
( Chironex Fleckeri )
Siete mai andati a caccia di meduse come Spongebob?
Caccia. Uno sport che fonde abilità e pazienza. L'eterna lotta tra preda e predatore.
Ma se foste voi a finire nella rete?
Identikit:Nome Comune: Vespa di Mare
Nome Scientifico: Chironex Fleckeri
Classificazione: phylum Cnidaria, classe cobuzoa, ordine dei Chirodropida
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Aspetto:
Caratterizzata da una campana ( o ombrello ) squadrata che presenta leggeri segni e motivi rassomiglianti un teschio, la Chironex Fleckeri si distingue per dimensioni e pericolosità nel gruppo delle "cubomeduse".
Di notevole lunghezza, i tentacoli si estendono fino a 3 metri, mentre la campana raggiunge i 30 cm di diametro.
Da ogni angolo di quest'ultima partono singoli fasci di tentacoli ( 15 circa l'uno ).
Il peso di una vespa di mare adulta è di circa 2 Kg.
Distribuzione e Habitat:
Spiagge da urlo e paesaggi mozzafiato.
La natura la fa da padrona.
Dove siamo?
Ci troviamo lungo le coste nord dell' Australia tra Exmouth, golfo di Carpentaria fino a Bustard Heads, vicino Agnes Water.
Qui, in estate ( da novembre a maggio ), specialmente presso le spiagge sabbiose è facile imbattersi nell'essere acquatico più velenoso dell'intero pianeta: la Vespa di Mare.
Vespa di Mare: Come ti Uccide
Quando il tentacolo ti tocca, gli cnidoblasti vengono fatti “scattare” da una sorta di grilletto noto come cnidociglio, e estroflettono un filamento acuminato e cavo che contiene il veleno. Ti perfora la pelle fino a 1 mm di profondità grazie a barbigli acuminati. E inietta.
Molto dolore.
Estremo dolore. Tanto più intenso quanto più ampia è la superficie tentacolare che ti ha colto. La tua reazione naturale, istintiva, è un fortissimo strappo all’indietro, più che sufficiente per staccare il tentacolo all’animale.
Tuttavia, così facendo il tentacolo stesso ti si avvinghia addosso più strettamente aumentando la superficie di contatto e attivando ulteriori nematocisti.
Adesso hai circa tre minuti di vita.
Ti ho parlato di un tentacolo. Ma ricorda che Chironex ne ha circa 60, e ognuno è più che sufficiente per uccidere un uomo adulto. Niente le impedisce, se lo vuole, di avvinghiarti anche con tutti i suoi tentacoli insieme.
Ma sei stato fortunato, e nel tuo caso pare proprio tu te la sia cavata con un solo tentacolo, ancora stretto attorno al tuo malaugurato polpaccio nudo e abbronzato.
Un’altra naturale reazione potrebbe essere quella di strappartelo via. Anche perché il dolore urticante che provi – e intanto sei in acqua, te lo ricordo – è simile, come hanno descritto alcune vittime, alla sensazione di essere marchiati a fuoco, o presi a frustate. Se lo fai, esponi al contatto con gli aculei anche mani e braccia, segnando così un tuo destino ancora più rapido – e molto probabilmente non ci riesci nemmeno, a strapparlo via.
Mentre raggiungi la riva, hai la sensazione di andare a fuoco.
Il veleno attacca il sistema nervoso, brucia la pelle, e mira diretto il tuo cuore.
Quando raggiungi la riva, se ce la fai, ti rendi conto già agonizzante e in stato di shock che la zona colpita è segnata da lividi rosso vivo, circondata da macchie rosse ineguali che disegnano arabeschi. I segni delle punture luccicano al sole come ghiaccio, mostrando le nematocisti sui resti del tentacolo, dove sono visibili barre orizzontali.
Lo chiamano effetto “scala ghiacciata”: se non fosse la tua gamba, quella, penseresti quasi che è una bella immagine.
Intanto il tuo battito cardiaco è irregolare, non riesci a respirare e senti come acqua nei polmoni.
Ma la cosa più terribile è la sete.
Muori prima di renderti conto di altro, per arresto cardiaco o respiratorio.
Se ti salvi, in poco tempo i lividi diventeranno scuri e la pelle andrà in necrosi nel giro di 12-18 ore, gonfiandosi intorno ai marchi, lasciando profonde cicatrici.
Il bruciore invece ti terrà compagnia ogni notte, per sei settimane.
Sitografia:
www.latelanera.com
http://it.wikipedia.org.